Ecobonus 2023

L’Ecobonus 2023 è costituito da una serie di detrazioni fiscali che il contribuente può sfruttare sugli interventi strutturali di riqualificazione energetica o di messa in sicurezza antisismica degli edifici esistenti. La detrazione fiscale, valida ai fini IRPEF, riguarda gli interventi di riqualificazione energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici e installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.

Il bonus in commento riguarda le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022 (come previsto dalla Legge di bilancio 2021). I soggetti beneficiari, ovvero, persone fisiche fisiche, condomini ed enti del terzo settore hanno la possibilità di:

  • Sfruttare direttamente l’agevolazione in dichiarazione dei redditi, ripartendo il bonus in 10 rate annuali di pari importo;
  • Cedere il credito di imposta ad istituti bancari o finanziari o ai fornitori

Chi può usufruire dell’ecobonus 2023?

Possono usufruire delle detrazioni Ecobonus al 65% o al 50% tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito sulle persone fisiche (IRPEF), residenti o non residenti, nel territorio dello Stato, su prima e seconda casa ed anche i titolari di reddito di impresa.

L’agevolazione spetta non soltanto ai proprietari degli immobili, infatti, possiamo schematizzare che i soggetti beneficiari dell’agevolazione sono:

  • Le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni e i nudi proprietari;
  • Titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
  • Contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali). I titolari di reddito d’impresa possono fruire della detrazione solo con riferimento ai fabbricati strumentali che utilizzano nell’esercizio della loro attività imprenditoriale (Risoluzione n. 340/E/2008 dell’Agenzia delle Entrate).
  • Locatari (affittuari) o comodatari;
  • Gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale;

Sono inoltre ammessi a fruire della detrazione

  • Il familiare convivente con il possessore o il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (coniuge, componente dell’unione civile, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado);
  • Il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato (Risoluzione n. 64/E/2016 dell’Agenzia delle Entrate).

La regola per l’ottenimento della detrazione fiscale

La detrazione IRPEF legata all’Ecobonus spetta al soggetto che effettua il pagamento della fattura mediante bonifico parlante. Questo soggetto deve essere titolare di un diritto reale, come detto in precedenza.

Il soggetto, possessore o acquirente, anche di una porzione di unità abitativa, può beneficiare interamente dell’agevolazione, purché sia colui che sostenga la spesa e che sia intestatario delle fatture.

Se la spesa per i lavori è sostenuta da più soggetti, dovranno essere indicati nome, cognome e codice fiscale delle persone interessate alla detrazione fiscale.

Per gli interventi realizzati sulle parti comuni condominiali, è necessario indicare il codice fiscale del condominio e quello dell’amministratore o di altro condomino, che effettui il pagamento.

Quali sono gli interventi detraibili al 50% per l’ecobonus?

Tra gli interventi per cui è possibile ottenere la detrazione IRPEF del 50% (art. 14 D.L. n. 63/13) vi sono i seguenti:

  • L’acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi e di schermature solari (allegato M al decreto legislativo 29 dicembre 2006, n. 311), porte esterne, portoncini;
  • La sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto, senza la contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti;
  • L’acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili (pellets, truciolato etc.), fino a un valore massimo della detrazione di 30.000 euro.

Quali sono gli adempimenti richiesti per la detrazione ecobonus 2023?

Per ottenere l’Ecobonus è necessario inviare una comunicazione all’ENEA, allegando l’asseverazione rilasciata a firma di un tecnico abilitato, legata alla rispondenza dell’intervento effettuato ai requisiti richiesti dalla Legge. L’invio deve essere effettuato entro 90 giorni dal termine dei lavori, tramite modalità telematica (sito ENEA).

ATTENZIONE!
Per gli interventi iniziati successivamente al 6 ottobre 2020 riguardanti gli Ecobonus al 65 e al 50%, per i quali l’asseverazione di un professionista può essere sostituita da una dichiarazione del fornitore, occorre rispettare i prezzi unitari della tabella I del D.L. 20 agosto 2020.